Le peculiarità della cialda caffè qualità arabica
La cialda caffè qualità arabica è tra i prodotti più consumati e apprezzati nel mondo del caffè, infatti circa il 70% della produzione mondiale si occupa della coltivazione e della lavorazione di questa materia prima. Gli estimatori del caffè arabica sono davvero tanti, in quanto il suo sapore speziato, meno amaro rispetto alla qualità robusta, risulta più gradito ai gusti di molti bevitori. Grazie alla cialda poi la dose di caffè è conservata ermeticamente al riparo dall’umidità, quindi la speciale bevanda nera si può preparare in pochi minuti con l’apposita macchina e risultare buona come appena torrefatta anche dopo parecchi giorni.
In molti credono che il caffè arabica sia più pregiato del robusta, ma in realtà sono solo le origini di questa specie ad essere più raffinate. Le prime piantagioni di arabica furono trovate sulle zone montuose dell’Etiopia, ma è nello Yemen che nacquero le prime coltivazioni curate con continuità. Essendo meno resistente della robusta, l’arabica ha esigenze specifiche e va piantata nelle zone tropicali, tra i 900 e i 2200 metri sul livello del mare, a temperature che non superano i 20 gradi e al riparo dal sole e altri agenti atmosferici. Siccità, piogge torrenziali, gelo, venti forti possono danneggiare notevolmente le coltivazioni.
La pianta da cui nasce l’arabica produce dei fiori bianchi, da cui si genera la drupa, un frutto che inizialmente è verde, poi quand’è maturo diventa tendente al rosso. Ogni piccola bacca contiene un paio di semi di colore giallo tendenti al verdino, con una forma allungata e un solco centrale abbastanza marcato. Questi sono appunto i chicchi di caffè arabica. Come il resto della pianta, questi chicchi sono particolarmente delicati, quindi vanno trattati con maggiore delicatezza e attenzione. La tostatura deve essere fatta a temperature più contenute e rispettando tempi precisi, altrimenti il risultato finale sarà di scarsa qualità.
Il gusto della cialda caffè qualità arabica
La cialda caffè qualità arabica è perfetta per gustare pienamente il sapore della bevanda nera, in quanto conserva completamente l’aroma, la fragranza, la consistenza della torrefazione. Ma qual è il gusto del caffè arabica? Questa qualità è delicata e morbida, profumata, spesso aromatizzata con speziature particolari. Il sapore finale è leggermente dolciastro, pur mantenendo l’inconfondibile nota acidula tipica del caffè.
Sicuramente il caffè arabica è adatto a chi non ama troppo i sapori forti. Anche se il robusta rispetta maggiormente la tradizione del buon caffè napoletano, l’arabica si sposa più facilmente con i gusti della massa, in quanto restituisce sensazioni più varie e in linea con gli altri sapori a cui siamo abituati. C’è inoltre da dire che questa qualità fa meno male, in quanto contiene un quantitativo di caffeina dimezzato rispetto al robusta. Forse il robusta è più adatto a chi beve il caffè per concentrarsi, mentre l’arabica è più indicato a chi prende il caffè anche per piacere, magari diverse volte al giorno.
Sicuramente non è possibile stabilire con certezza quale sia la qualità migliore, perché ognuno deve valutare in base ai propri gusti. Ogni specie poi raggruppa prodotti con sapori, aromi e profumi differenti, a seconda dell’annata, della torrefazione, delle operazioni di raccolta e preparazione. Il più delle volte è difficile trovare un caffè pura arabica o pura robusta, in quanto la maggior parte delle marche opta per miscele con percentuali variabili delle due qualità.
Pensando al classico caffè consumato al bar, generalmente si tratta di una miscela che contiene il 20% di robusta e l’80% di arabica. Spesso i risultati migliori nascono proprio dalla fusione dei punti di forza delle due specie, in quanto il robusta può dare più tono e consistenza al caffè, mentre l’arabica può stemperare il sapore amaro e conferire alla bevanda un retrogusto più piacevole.
La produzione e la consumazione della cialda caffè qualità arabica
La cialda caffè qualità arabica è apprezzata in tutto il mondo, con rare eccezioni. In Europa, ad esempio, la maggior parte dei Paesi preferisce consumare questa specie, soprattutto nelle zone del nord, dove le popolazioni sono abituati a sapori dolciastri. Anche in Italia, da sempre patria del buon caffè, in molti preferiscono l’arabica, anche se il sud rimane fedele alla tradizione e consuma prevalentemente caffè robusta amaro.
Se la fascia climatica tropicale è la più indicata per coltivare le piante di arabica, non stupisce che tra i principali esportatori di questa specie ci siano stati dell’Africa centrale come Etiopia e Kenya. Anche in America del sud si trovano molte coltivazioni e il Brasile, in cui si punta molto sulla produzione di caffè, è sempre tra le mete preferite dalle industrie per il rifornimento di materia prima.
Spostandosi in Asia, trovare zone con piantagioni di arabica è più difficile, dal momento che il clima e le condizioni si prestano maggiormente alla produzione di robusta. Ci sono comunque nazioni che prendono molto sul serio la coltivazione del caffè, come il Vietnam, quindi non mancano le aree montuose sfruttate intensivamente per produrre anche la qualità arabica. Qui si trovano zone riparate dai monsoni e umide, quindi le piante crescono rigogliose.